TORNITURA DI GUIDO

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Vasi e anfore a segmenti verticali (prima parte)

Vasi e anfore a segmenti verticali

(prima parte)

Questa è una variante della tornitura segmentata

Per fare questo tipo di tornitura a segmenti, oltre al tornio e accessori, ci vogliono anche altre attrezzature.
In particolare i pezzi per essere tagliati in modo preciso devono essere ben piani, paralleli e a squadra.
Per tagliarli io ho usato una sega circolate GTS10 Bosch con dei carrelli costruiti appositamente e una troncatrice verutex con lama da 300 mm; li ho spianati con pialla  a filo e spessore;
la calibratrice non è indispensabile, ma in ogni caso molto comoda.

Vi dovete preparare delle tavolette di vari legni, spesse da 2 a 4 cm, tagliate a spezzoni di 10-20 cm.
Se le tavolette sono larghe è meglio, perché si fa meno spreco sui lati.
Queste tavolette devono essere perfettamente piane e parallele, senza crepe.
A parte preparate un po’ di listelli per i divisori, spessi da 1 a 20 mm, lunghi il più possibile.
Nelle mie prove li ho fatti lunghi 56 e 80 cm.
Per il taglio inclinato mi sono fatto dei carrelli che scorrono sulle guide del banco sega.
Il carrello in foto ha un’asta di appoggio con angolazione regolabile da 1° a 10°.

La regolazione dell’angolo deve essere molto precisa e stabile.
L’angolo si regola con precisione con i 2 tiranti filettati, bloccati con un galletto.
Il pezzo da tagliare è bloccato dalla staffa superiore incernierata sulla guida.

Esempio di calcolo per regolazione sega per i vasi a 8 doghe con 10°
Per fare vasi con forte inclinazione, ho un altro carrello regolabile da 10 a 20°
La larghezza del trapezio si può variare con il distanziale di appoggio (fine corsa).
Andando verso il fondo della guida il diametro del vaso finale sarà più grande.
Il carrello ha dei fine corsa per evitare che la lama tagli le guide.
La regolazione fine dell’inclinazione della lama è fatta con una forcella, incastrata sul comando di inclinazione e bloccata da 2 galletti sulla barra filettata, ogni 4 giri si sposta di 1 grado.
Il lato iniziale della tavoletta va tagliato diritto, con solo la lama inclinata giusta.
E’ meglio tagliarlo a metà angolo della guida per avere la venatura dritta.
Il secondo taglio, si fa appoggiando la tavoletta sulla guida, bloccata con la leva.
Poi si può rivoltare il pezzo e fare un altro taglio, e cosi via sino a fare tutti i pezzi che servono.
Se volete fare vasi con più legni, fate le tavolette di partenza tutte eguali.
Tutti questi trapezi sono per 8 doghe con 10° di inclinazione.
Queste sono le prime 8 doghe, fatte a trapezio,  4 in acero e 4 in bubinga.
Per controllare se l’angolo di taglio è corretto, le appoggiate affiancate e le nastrate sul lato largo.
Poi usando il nastro per tenerle insieme le arrotolate, come nella foto seguente.
Se i 2 angoli di taglio sono esatti il cerchio si deve chiudere senza fessure.
Se vedete delle piccolissime fessure procedete lo stesso, che si correggerà dopo.

Se l’ inclinazione è forte la parte grande del cono sporge all’interno e rende difficile la presa sul mandrino e sulle griffe di ripresa.
E’ consigliabile smussare con una troncatrice il lato largo del trapezio, in modo che il cono appoggi in piano o leggermente sull’ esterno.
Esempio di pezzi smussati sul bordo esterno.
Per il calcolo dei 2 angoli, inclinazione lama e guida sul carrello potete andare a occhio o usare le formule o i calcoli già pronti ricavati dal libro di Tibbets.

Nel frattempo preparate i separatori, che possono essere semplici piallacci o composizione laminate.
Devono essere perfettamente piani e paralleli, lunghi almeno 8 volte l’altezza dei trapezi.
I separatori vanno tagliati lunghi come i trapezi, con il taglio leggermente inclinato, per esempio 10° .
Quando siete sicuri che la sega è regolata con gli angoli esatti è bene tagliare tutti i trapezi.
Regolando il fine corsa della sega potete cambiare la dimensione senza toccare le regolazioni.

Io uso una calibratrice manuale per eliminare piccole imperfezione lasciate dalla sega.
Un semplice foglio di tela abrasiva fissato su una tavoletta in piano.
Si comincia ad incollare i trapezi a coppie con inserito il separatore.
Poi si uniscono le coppie in modo di fare 2 semicerchi conici.
Dovete avanzare 2 separatori che si useranno dopo.
Sui 2 mezzi coni fate dei segni a matita sui 4 angoli.
Poi con un disco in MDF con tela abrasiva 100 grit, montato sul tornio spianate i lati.
Il disco sul retro ha un anello d’acciaio per poterlo prendere sul mandrino.
Se ci sono piccole imperfezioni di taglio o di incollaggio, vedrete sparire subito 2 segni.
Insistete sino a che spariscono tutti e quattro, poi controllate che siano in perfetto piano.

Adesso si possono incollare i 2 separatori rimasti in modo di chiudere il cono.
Il problema di mettere in pressione la parte incollata, può essere risolto in tanti modi.
Io ho usato 2 mandrini, quando i diametri erano adatti.
Se l’angolo del cono è sino a 10 gradi si possono usare elastici, da camere d’ aria.
Se il cono è molto allargato è bene incollare dei piccoli triangoli di compensato e stringere con una cinghia.
Esempio di cono a 10 doghe con angolo di 22°.
Quando il cono è incollato, con un colpetto di martello fate saltare i triangoli.
Segue nella 2° parte.

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